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STAMPA 3D – APPLICAZIONI DI UN IDEA INNOVATIVA

Di Giancarlo Magnaghi

Oggi si può stampare dalle molecole agli edifici, al cibo, alle protesi dentarie e gli esoscheletri

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Il Libro

Sono altissime le aspettative sullo sviluppo e le applicazioni che la stampa 3D avrà in futuro. Al momento ci si interroga se avrà davvero la forza di rivoluzionare alcuni modelli di business legati al contesto manifatturiero tradizionale. L’esplosione del fenomeno stampa 3D non è un caso. Come per tutte le più importanti rivoluzioni scientifiche, che segnano lo sviluppo di una conoscenza condivisa, la stampa 3D si innesta nel filone di innovazioni tecnologiche che abilitano nuovi quadri produttivi attraverso la personalizzazione del prodotto a Km zero e la conseguente fine della delocalizzazione nei Paesi emergenti. C’è da chiedersi infatti per quanto ancora si rivelerà strategico il funzionamento di stabilimenti a dodici ore di fuso orario dal mercato di distribuzione. D’altronde, come dichiarato da Willy Shih – docente di pratiche gestionali all’Harvard Business School e co-autore del libro Producing prosperity: why America needs a manufacturing renaissance – “La formula per scegliere dove collocare le fabbriche sulle due sponde dell’Oceano Pacifico sta cambiando”.
La stampa 3D sta infatti accelerando un processo di re-shoring che renderà trascurabili i costi per il coordinamento delle attività di supply chain, ad oggi primi imputati nell’erosione di valore della catena di fornitura. L’additive manufacturing si presenta oggi come una delle tecnologie che abiliteranno i processi della nuova fabbrica del futuro. In questo contesto di innovazione l’ICT sarà il cavallo di battaglia della rivoluzione industriale capitanata oggi da maker e fablab.
Con uno sviluppo maturo della stampa 3D non cambieranno solo gli equilibri nelle catene del valore ma diverse saranno le opportunità di business legate alla trasformazione digitale, come lo sviluppo di un mercato dei file di progettazione che cambierà per sempre le regole del gioco. Domani gli oggetti non viaggeranno più su binari e aeroplani per giungere a destinazioni lontane, ma sulle autostrade telematiche del web dove, alla velocità della luce, si sposteranno con un clic da una parte all’altra del mondo.
Domani tutti speriamo in mondo migliore ed ecosostenibile. Per questo ci auguriamo che la stampa 3D sia da supporto alle grandi industrie nella revisione dei processi produttivi e nella costruzione di nuove fabbriche in un ambiente più silenzioso e meno inquinato per tutti.

L’Autore

Giancarlo Magnaghi, laureato in ingegneria elettronica presso il Politecnico di Milano, Giancarlo Magnaghi ha partecipato nei primi anni 70, allo sviluppo e al lancio del minicomputer italiano LABEN 70. E’ stato direttore software e direttore marketing di Data General Italia e dirigente nel gruppo Olivetti, ricoprendo varie posizioni di responsabilità. Attualmente è titolare della società di consulenza Studio Magnaghi (www.studiomagnaghi.it), direttore tecnico della soc. Cherry Consulting (www.cherryconsulting.it), pubblicista, libero docente di innovazioni tecnologiche e tecnologie ICT. Autore di vari libri, ha pubblicato e continua a pubblicare articoli su varie riviste tecniche.