Skip to main content
Seguici sui social:
Hai perso la password?

Sciopero, chi paga la produttività persa?

È un aspetto a cui si pensa meno malgrado la sua centralità. Ed è la produttività che si perde, il denaro in fin dei conti, quando si verifica uno sciopero. Non solo in termini di buste paga, perché – va detto – aderire a una manifestazione di questo tipo, benché sia un diritto, significa per il lavoratore rinunciare a una parte di retribuzione: è una trattenuta che, per un giorno intero, equivale a un 30esimo dell’imponibile fiscale.

L’impatto è però anche su larga scala, e sull’indotto. Si vede bene per esempio nei mancati incassi. Ne sanno qualcosa a Londra, teatro a settembre 2025 di uno sciopero della metropolitana durato ben cinque giorni. Perfino i concerti ne hanno risentito: i Coldplay hanno dovuto riprogrammare due show. Il motivo delle rimostranze? Una revisione delle condizioni contrattuali, in particolare una riduzione della settimana lavorativa da 35 a 32 ore.

Le piccole attività sono le più svantaggiate

A fare le spese del funzionamento limitato della celebre tube londinese – che trasporta circa 3 milioni di passeggeri al giorno – sono state proprio le piccole attività, quelle dove si entra perché si è di passaggio. “Saranno quelle più danneggiate, dovremmo lavorare tutti per trovare soluzioni costruttive che salvaguardino le economie locali e minimizzino gli impatti sulle microimprese”, ha commentato alla Bbc Sarah King, manager della società di consulenza Federation of Small Business.

Perderemo 6-700 sterline al giorno (680-800 euro, ndr), un budget che forse un giorno ci potremo permettere, ma che al momento è impossibile da recuperare”, ha detto invece Prasanna Callaghan, titolare del bar Crumpets Cafe nella zona di Buckingham Gate, nel centro della capitale inglese. La pensano allo stesso modo i proprietari di Mildreds, ristorante vegano del quartiere Soho. Per loro, hanno spiegato, una settimana di scioperi potrebbe significare la cancellazione di decine prenotazioni.

Gli effetti su larga scala degli scioperi

Calcoli più specifici arrivano, invece, dall’istituto Centre for Economics and Business Research, secondo cui uno sciopero di grande portata come quello della metropolitana, che ha visto l’adesione di circa 6mila lavoratori (poco più della metà dell’intero organico) potrebbe sottrarre all’economia in modo diretto circa 230 milioni di sterline (pari a 263 milioni di euro). Il che metterebbe in conto poi solo una parte delle perdite, perché gli effetti indiretti sono più complessi da calcolare.

In particolare, a detta del centro di ricerca, a essere più colpiti sono una rosa di settori che vanno dai Servizi professionali al Retail e all’Hospitality. Le ragioni sono evidenti: produttività ai minimi a causa delle difficoltà dei dipendenti di arrivare in ufficio o dei ritardi; meno persone in circolazione e quindi meno consumi; traffico congestionato per le vie di Londra per tutti gli slittamenti e la conseguente mancata produzione. Senza contare un altro aspetto: come ha fatto l’associazione britannica Centre of the cities dal 2024 a Londra si era riscontrata una certa tendenza al rientro in ufficio. Ma gli scioperi potrebbero invece provocare l’effetto contrario e cioè stimolare una virata verso il lavoro da remoto.  

L’articolo Sciopero, chi paga la produttività persa? proviene da Parole di Management.