Skip to main content
Seguici sui social:
Hai perso la password?

La tecnologia ci ruba il tempo?

Avrebbe dovuto semplificarci la vita. Invece la tecnologia ci fa perdere un sacco di tempo. A lanciare l’allarme non è stato un vecchio trombone, ma niente di meno che Sam Altman, fondatore e CEO di OpenAI. La riflessione è nata in merito a Slack, il sistema operativo per le attività da ufficio tutto basato sull’Intelligenza Artificiale (AI) e nato per essere un boost della produttività che, in realtà, drena tempo inutilmente. Nel mirino, però, ci sono anche altre soluzioni tecnologiche, per esempio Google Docs, email e PowerPoint…

“Ci sono molti aspetti positivi, ma il punto è che si crea molto falso lavoro in più”, è stata la sentenza di Altman. Le sue parole sono diventati virali grazie al video dell’intervista, superando in breve le 3 milioni di visualizzazioni. Secondo il CEO di OpenAI, gli utenti si perdono tra documenti e notifiche. “Mi trovo a temere le prime ore del mattino o gli ultimi momenti prima di andare a letto, quando devo gestire questa specie di esplosione generata da Slack”, ha ammesso. E poi ha rilanciato: “Ci sarà forse bisogno di altro”.

Nello specifico potrebbe risultare utile una nuova tipologia di piattaforma, sempre guidata dall’AI, ma con all’interno dei tutor AI: agenti AI in altre parole, che interagiscono tra loro e siano in grado di gestire tutti i messaggi, le notifiche e i compiti da svolgere. Almeno in questo modo non si perderebbe tempo.

Una nuova sfida tra colossi del cloud

Le parole di Altman, tuttavia, contengono forse un messaggio che va al di là della critica alle piattaforme digitali: dietro la sua critica potrebbe celarsi, neppure troppo velatamente, un nuovo business. Ed Elon Musk, ha fatto sapere The Times of India, non ha perso l’occasione per intervenire sulla questione grazie alla sua piattaforma X, l’ex Twitter. “Come volevasi dimostrare, adesso OpenAI e Microsoft entreranno in competizione”, è stato il suo commento.

Per capire tale affermazione bisogna riavvolgere il nastro di qualche anno, quando è arrivata la decisione delle due aziende di diventare partner. Risale inoltre a ottobre 2025 un accordo che ha portato a consolidare la partnership. Adesso che OpenAI non è più una no profit bensì una società a scopo di lucro, la società di Bill Gates ne ha comprato il 27% per un valore di 135 miliardi di dollari.

Le affermazioni di Altman quindi, come ha suggerito Musk, farebbero pensare ad altro. E cioè che potrebbe essere pronto a produrre un nuovo tool che sia diretto competitor di Copilot, l’applicativo per ufficio di Microsoft, appunto. Altman lo ha in qualche modo lasciato intendere: in un recente post su X ha fatto riferimento a una nuova joint venture che potrebbe posizionarsi come principale antagonista dei giganti tech del cloud tra cui Google, Amazon e la stessa Microsoft. “Stiamo cercando di trovare il modo di vendere la capacità computazionale ad altre compagnie (e persone). Siamo abbastanza certi che il mondo avrà bisogno di molta AI cloud e noi non vediamo l’ora di offrirgliela”, ha scritto Altman.

OpenAI potrebbe insomma iniziare presto a vedere servizi cloud, andando a occupare spazi già presi da Microsoft Azure, Amazon Web Services (AWS) e Google Cloud. E non si può dire che Musk non avesse avvertito il CEO di Microsoft Satya Nadella della possibilità: “Vi si mangeranno vivi”, aveva detto in un’altra occasione. Chissà chi la vincerà.

L’articolo La tecnologia ci ruba il tempo? proviene da Parole di Management.