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Agenda Forum di Sviluppo e Organizzazione – 20 ottobre 2022

MATTINA

Rumore e incertezza: la sfida per l’intelligenza organizzativa
Il rumore, come rottura dell’ordine e dell’atteso, produce spiazzamenti cognitivi ed emozionali, che chiamano in causa l’intelligenza nel suo significato profondo e nelle sue diverse manifestazioni (personale, organizzativa, analitica, emotiva, artificiale ecc.). Si può essere sordi di fronte a rumori difficili da decifrare, spesso scartati come meri disturbi di trasmissione. Ma pone una sfida alla leadership e al management che non può essere elusa senza danni per l’organizzazione.

 9.00 APERTURA E ACCREDITO PARTECIPANTI

9.45 BENVENUTO E APERTURA DEI LAVORI
A cura di Chiara Lupi, direttrice editoriale – ESTE

10.00 LEZIONE
Rumore e incertezza: sfide per l’intelligenza organizzativa
L’intelligenza è una qualità della persona, che offre la comprensione profonda delle situazioni, ma esprime anche intuizione, immaginazione, creatività, ingegno, inventiva, visione, saggezza. Si può convenire che per le organizzazioni esista il bisogno di sviluppare qualità analoghe, riferite a un sistema sociale che include molteplici intelligenze individuali e si può valere di strumentazioni tecnologiche di grande potenza. Riconoscendo che esiste un divario, uno stacco, tra il livello individuale, di sentimenti, desideri, motivazioni delle persone e il livello organizzativo, di scopi, obiettivi, sistemi di governance, si può cercare di costruire ponti tra queste due distinte dimensioni. Consideriamo tre piste possibili di esplorazione, riferite alla gestione dell’inaspettato, ai processi cognitivi del work design, allo sviluppo di un discorso intersoggettivo.
Gianfranco Rebora, professore emerito di Organizzazione e Gestione delle Risorse Umane –UNIVERSITÁ LIUC – CATTANEO DI CASTELLANZA e direttore responsabile – SVILUPPO&ORGANIZZAZIONE

10.30 RELAZIONE
A cura di Barbara Giorgio, associate partner, practice leader Eos Workforce&Performance – EOS MANAGEMENT CONSULTING e Marta Piccini, hr director – COPAN

10.50 DISCUSSIONE: “Bringing all together”: una competenza chiave per la leadership?”
Intervengono:
Matteo Butturi, people&culture supply chain & work relations manager – COCA COLA HBC ITALIA
Elisa Cattaneo, global HR director – ALESSI
Michelangelo Ferraro, ceo – ISAPIENS
Gianluca Magnani, corporate HR director – FIDIA FARMACEUTICI
– Elisabetta Pittaluga
, global organization & talent development manager –GUALAPACK

Modera: Andrea Martone, professore associato di Organizzazione aziendale – LIUC – UNIVERSITÁ CATTANEO DI CASTELLANZA e direttore del Centro “Strategic Management & Family Business” –LIUC BUSINESS SCHOOL e MIB professor – UNIVERSITA’ CATTOLICA DI LILLE – Francia

11.30 PAUSA CAFFÈ

12.00 RELAZIONE

12.20 DILEMMA: “Intelligenza collettiva vs individuale”
L’idea di sviluppare un livello superiore di comprensione dei fenomeni con forme di intelligenza collettiva (artificiale o meno) può confliggere con il valore della soggettività individuale unica e irripetibile?
Intervengono:
Giovanni Mingrino, development&total rewarding manager – FASTWEB
Adriano Solidoro, ricercatore in Organizzazione Aziendale presso il Dipartimento di Scienze Economico-Aziendali e Diritto per l’Economia – UNIVERSITÁDEGLI STUDI DI MILANO-BICOCCA

12.45 LEZIONE
Order from Noise

Lo studio logico-matematico dei sistemi complessi offre spunti importanti allo studio dei sistemi organizzativi socio-tecnici. Ogni sistema cerca l’ordine. Schrödinger, in What is Life,1943, mostra come l’ordine può essere cercato secondo due principi di base. Il primo: order from order, il secondo: order from desorder. Von Foerster nel 1959, in On Self-Organizing Systems and Their Environments, propone un terzo principio: order from noise. Ordine a partire dal rumore.  La ridondanza offre ad ogni sistema la possibilità di adattarsi. Eliminare il rumore significa indebolire il sistema. Chiamiamo rumore l’informazione che non sappiamo decodificare. Consideriamo rumore gli atteggiamenti dei lavoratori che non sappiamo comprendere. Il rumore è conoscenza che sta a noi portare alla luce.
Francesco Varanini, direttore – MIT SLOAN MANAGEMENT REVIEW ITALIA

13.15 PAUSA PRANZO

POMERIGGIO

Il tessuto relazionale delle organizzazioni: confini, spazio, tempi
L’organizzazione non può essere intesa come una scatola, ma evoca piuttosto una rete di connessioni in un contesto spaziale e temporale non più rigidamente determinato. Se le geometrie sono sempre più variabili, il concetto stesso di confini evolve ed acquisisce ulteriori significati legati ai processi cognitivi, alle competenze, alla gestione di dati e informazioni.

14.00 LEZIONE
Leggere e guidare le relazioni delle/nelle organizzazioni, tra stabilità e movimento
Temi di approfondimento riguardano l’agire, ma anche l’interagire organizzativo. Risponderemo a quattro domande. La prima riguarda la prospettiva per “leggere” il tessuto relazionale delle organizzazioni. La seconda si rivolge all’organizzare e non all’organizzazione e alla costruzione di senso che questa genera. La terza riguarda la stabilità nel tempo e nello spazio delle reti d’azione, ossia delle organizzazioni. La quarta domanda, infine, si chiede come le idee viaggino, nella contrapposizione tra locale e globale, tra velocità-lentezza e la necessità dell’azione organizzativa. L’obiettivo è far sì che l’azione organizzativa torni ad essere il terreno su cui esercitare l’intelligenza dello studioso e la passione del manager, su cui sviluppare le proprie capacità e far crescere il desiderio che la conoscenza diventi costruzione comune.
Luca Gnan, professore ordinario di Comportamento Organizzativo – UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI ROMA TOR VERGATA

14.30 RELAZIONE
I confini mobili dello spazio e del tempo in un mondo imprevedibile: le geometrie variabili dell’identità distintiva e differenziante.I cambiamenti che viviamo quotidianamente in un mondo sempre più incerto e imprevedibile inducono a ripensare il modo di agire e di organizzare le imprese uscendo dagli schemi consolidati per aprirsi all’incertezza del dubbio e del pensiero laterale. “Only variety can destroy variety”: la legge di Ashby esprime la capacità di una organizzazione a far fronte agli scossoni che un mondo sempre meno prevedibile produce, e si concretizza nella varietà delle opzioni che produce all’interno dei propri processi. Il modo per produrre più schemi mentali, per allargare il proprio orizzonte cognitivo può essere riassunto in tre macro dilemmi a cui il management che vuole cogliere le sfide del mondo VUCA dovrà rispondere: Passato o futuro; Chiuso o aperto? Avere o Essere? La tematizzazione dei dilemmi porterà a riflettere sui confini organizzativi, esperienziali e cognitivi del management..
Daniela Bandera, ceo – NOMESIS

14.50 DISCUSSIONE: “Come gestire/ esplorare i nuovi confini delle organizzazioni nel contesto della rete e delle connessioni a tutto campo? Il ruolo di chi presidia i confini e quello delle direzioni del personale”
Intervengono:
Mario Basile, head of human capital & organization – TECNE
– Alessandro Beccari
, direttore risorse umane e organizzazione – CONSERVE ITALIA
Laura Bosser, corporate HR organization and development manager – MAPEI
– Marco Bossi,
group HCM Business Unit leader – TALENTIA SOFTWARE

Modera:
Moira Masper, presidente – ASSOCHANGE

15.30 RELAZIONE

15.50 DILEMMA: “Relazioni nell’organizzazione o relazioni dell’organizzazione?”
La spinta a sviluppare il capitale relazionale come driver della reputazione delle organizzazioni può scontrarsi con l’autonoma iniziativa individuale nel campo aperto dei rapporti intersoggettivi dentro e fuori l’organizzazione?
Intervengono:
Francesco Giovanni Paoletti, professore associato di Organizzazione aziendale – UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI MILANO BICOCCA
Giuseppe Scaratti, professore ordinario di psicologia del lavoro e delle organizzazioni presso il Dipartimento di Scienze Umane e Sociali – UNIVERSITÁ DEGLI STUDI BERGAMO

16.15 RELAZIONE

16.35 LEZIONE
Recentering Leadership to Cope with Turbulent Times: Leadership lessons for a post pandemic world
In an era marked by Brexit, Covid-19, the War in Ukraine and the cost of living crisis, the challenges facing leaders have been immense. A consequence of this noise, disruption and tumult is that it has left leaders, managers and employees exhausted, broken, scarred and distant. With social media platforms such as Twitter and LinkedIn offering the latest leadership advice and fads on how to fix employee engagement, it is timely to remember that the essence of leadership is the human connection forged between leaders and followers. Drawing upon the experiences of organisational and societal leaders, this lecture offers some suggestions for how to recenter leadership to cope with these turbulent times and how to reengage employees in the aftermath of the pandemic.
David McGuire, reader in Human Resource Development – GLASGOW CALEDONIAN UNIVERSITY

17.05 CHIUSURA DEI LAVORI

 

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